Resi gratis addio? Cosa cambia per l’eCommerce

Dopo anni di politiche di resi estremamente liberali, l'eCommerce sta vivendo una svolta significativa. L'abuso diffuso di resi gratuiti ha portato a un'inversione di rotta: la gestione logistica e i costi associati diventano insostenibili. Con fino a 27 dollari ogni 100 di spesa per gestire resi eccessivi, i rivenditori stanno riconsiderando le loro politiche.

La generosità delle politiche di reso senza costi ha incoraggiato un uso irresponsabile da parte dei consumatori. L'acquisto online indiscriminato, con la convinzione del "tanto si può sempre restituire", ha portato a un dilagare di resi eccessivi, ora definiti come "pazzi". Questo ha spinto i rivenditori a ritirarsi da servizi una volta considerati comodi e incentivanti.

La proporzione di costi e l’impatto sui retailer

I costi logistici per gestire resi, stimati come detto fino a 27 dollari ogni 100 di spesa, stanno mettendo a dura prova i rivenditori. Questa spesa include trasporti, stoccaggio, controlli, lavaggi e packaging. Il Wall Street Journal suggerisce che le aziende coinvolte perdano almeno il 50% del margine sui resi, rendendo la situazione insostenibile.

Colossi della moda come Amazon, Zara, H&M, J.Crew, Anthropologie e Abercrombie & Fitch stanno ora riconsiderando le loro politiche sui resi. In un mercato statunitense dove il 17% degli acquisti online del 2022 è tornato in negozio, con un valore di 816 miliardi di dollari, il problema non può essere ignorato.

Oltre agli abusi comportamentali, resi "selvaggi" comportano frodi: secondo NRF e Appriss Retail, nel 2023 il 13,7% dei resi nel retail negli USA è stato una truffa da 101 miliardi di dollari. Oltre agli impatti economici, c'è uno spreco immane di risorse e un aumento dell'inquinamento dovuto a trasporti, stoccaggio e altre fasi di gestione dei resi.

Il futuro dell'eCommerce ed il ritorno del reso a pagamento

La soluzione sembra essere il ritorno del reso a pagamento: Sebbene al momento si tratti di pochi euro, l'efficacia di questa decisione rimane da verificare. Questa inversione di rotta rappresenta una sfida sia economica che ambientale, poiché i rivenditori cercano di bilanciare la soddisfazione del cliente con costi sostenibili. Il problema non è limitato agli Stati Uniti; il Regno Unito ha già adottato ricarichi per resi.

In Italia, politiche più vincolate si stanno delineando. Nel 2024, è probabile che anche i consumatori italiani affrontino ricarichi, portando l'attenzione su un equilibrio delicato tra soddisfazione del cliente ed equità economica. In conclusione, per i retailer pensa alla ideale strategia eCommerce significa affrontare una (nuova) sfida cruciale, cercando un nuovo equilibrio tra politiche di reso e sostenibilità.

La fine dei "resi gratis" segna un cambiamento epocale, richiedendo una riflessione profonda su come gestire in modo responsabile il processo di reso nell'era digitale.

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